Etna: tentativo della Giunta regionale uscente di assegnare l’attività di accompagnamento solo alle poche guide alpine e vulcanologiche

L’ultimo regalo dell’ex assessore regionale al turismo alla “casta della montagna”: pubblicato il decreto assessoriale sulla perimetrazione delle aree del vulcano Etna…

riservate all’attività di accompagnamento ed escursione ai fini turistici da parte delle guide alpine e vulcanologiche. Ferma opposizione dell’AIGAE.

Sull’Etna, quest’anno, Babbo Natale è arrivato in anticipo e ha portato in regalo alle guide alpine ed alle guide vulcanologiche niente meno che un feudo!

Ebbene si, l’ex assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo, vestiti i panni di Babbo Natale, ha deciso di anticipare il Natale e portare il suo più recente dono alla “casta della montagna”.

Certo i più maligni, non certo noi, potrebbero pensare che l’anticipo fosse più che altro “consigliato” da meri calcoli di opportunità elettorale poiché proprio quest’anno il caso ha voluto che il Natale “scegliesse” di cadere dopo le elezioni regionali; noi, invece, siamo limpidi nei nostri ragionamenti e pensiamo che l’ex assessore abbia voluto cogliere in extremis l’ultima occasione a lui utile per aggiungere ulteriore (dis)ordine (oltre quello da lui già causato con il decreto sulle cosiddette “guide di media montagna”) nel marasma di figure professionali (vere o presunte) che si occupano di turismo naturalistico sull’Etna, proprio alcuni giorni prima della scadenza del suo mandato.

vulcano da lontanoLodevole iniziativa, sicuramente, ma nell’affannosa ricerca dell’araba fenice dell’“ordine in materia di professioni turistiche” il nostro Babbo/assessore realizza sull’Etna niente meno che un perimetro amplissimo all’interno del quale le migliaia di turisti che ogni anno accedono al vulcano e vorranno avvalersi di un servizio di visita assistita da professionisti dovranno rivolgersi esclusivamente alle poche guide alpine o guide vulcanologiche. Il Babbo/assessore ha di fatto realizzato un feudo a vantaggio di pochissimi.

In questo modo (finalmente!?) con un tratto di penna vengono esclusi dall’Etna decine se non centinaia di professionisti che da anni operano nel settore del turismo naturalistico (i quali con tutta probabilità lo hanno anche inventato) e che all’entrata in vigore del decreto, di fatto, si ritroveranno senza lavoro senza neanche sapere il perché.

Sfuggono infatti quali siano i principi ispiratori, le norme di riferimento, gli obiettivi da raggiungere e le modalità attuative di un siffatto decreto.

L’AIGAE, che ha già presentato ricorso al TAR contro il precedente decreto sulle cosiddette “guide di media montagna”, ha dato mandato ai propri legali di studiare un ricorso a quest’ultimo decreto assessoriale che ad una prima analisi sembrerebbe violare, al pari del precedente, quantomeno la Costituzione della Repubblica italiana in materia di potestà legislativa sulle professioni ed il diritto comunitario e nazionale in tema di libera concorrenza realizzando un ingiusto e non giustificato vantaggio concorrenziale ad alcune categorie professionali a discapito di altre.

La vastità del potenziale danno economico causato da questo decreto travalica il numero già cospicuo degli iscritti all’AIGAE perchè delle centinaia di guide naturalistiche che operano attualmente, e forse ancora per poco, sull’Etna non tutte sono iscritte all’AIGAE. A seguito della pubblicazione del decreto, molti nostri soci stanno cominciando a ricevere disdette da parte dei clienti, accusando danni economici quantificabili di cui qualcuno dovrà pur rendere conto nelle sedi opportune quando il decreto dovesse essere bocciato dal TAR.

In una regione in cui si sente recitare continuamente il mantra che: “la Sicilia potrebbe vivere esclusivamente di turismo che è la sua vera industria” ecco un bel decreto assessoriale che fa perdere posti di lavoro già esistenti anziché crearne di nuovi. Se inoltre si tiene in considerazione anche l’indotto ci si rende immediatamente conto del problema creato sia di valenza eminentemente politica e amministrativa sia locale che regionale, ragion per cui chiediamo un intervento urgente sia del Presidente della Regione che del Prefetto di Catania affinchè venga ritirato il decreto e definite le reciproche competenze tra le varie figure professionali interessate, ad entrambi chiediamo preliminarmente un incontro per meglio approfondire le tematiche e rappresentare le nostre ragioni con il supporto dei rispettivi legali.

E come se non bastasse, proprio due giorni prima delle elezioni regionali, il Babbo/assessore fa un ulteriore regalo alle guide vulcanologiche andando contro la legge nazionale che regola questa professione consentendogli l’accompagnamento turistico in escursione ed ascensione anche su terreni innevati. Peccato che il Collegio delle guide alpine sospenda le prove di esami, per le nuove guide vulcanologiche,
a causa delle condizioni meteorologiche invernali avverse rimandandole alla prossima primavera.

Ci si chiede? Ma se si teme per l’incolumità delle aspiranti guide vulcanologiche nella stagione invernale, come se la caveranno quando accompagneranno i turisti?

L’AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) è l’Associazione di categoria dei professionisti specializzati nell’accompagnamento in sicurezza di persone singole, o gruppi, nella visita di ambienti naturali al fine di illustrarne gli elementi naturalistici, le caratteristiche, il legame con la storia e le tradizioni culturali, le attrattive paesaggistiche.

L’AIGAE è stata inserita nella Sezione delle “Associazioni che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi” dell’Elenco delle Professioni non Organizzate presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

L’AIGAE in Italia conta 3.500 iscritti con oltre 400 soci in Sicilia.

Dott.ssa Violetta Francese, Consigliere Nazionale AIGAE e Coordinatrice Regione Sicilia
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